Informazioni fellatio passiva

[inve]

Buongiorno a tutti.
Scrivo per una delucidazione che mi piacerebbe avere sui rapporti orali passivi.
So che non sono considerati a rischio perché la saliva non è un liquido in grado di veicolare il virus ma le linee guida del CDC, nella sezione del sesso orale parlano di rischio basso o nullo. Io non sono propriamente del campo però basso non è nullo.
Cosa potrebbe spostare l’asticella dal nullo al basso?

Ovviamente lo chiedo per un episodio di rapida fellatio ricevuta (e per rapida intendo proprio rapida, durata non più di 30 secondi.. So che la conta dei secondi non serva a nulla).
Ero (abbastanza) tranquillo perché non ho notato nulla di strano, non era presente sangue nella bocca del partner e la mia mucosa è integra (però essendo mucosa è comunque permeabile)..
Se ci fosse stato sanguinamento non evidente ma comunque presente nella bocca del partner, questo potrebbe spostare il
mio rapporto da quelli NON a rischio a quelli a rischio BASSO?
Perché io di sangue non ne ho visto nè percepito durante i baci che io e questa persona ci siamo scambiati, ma non posso escludere la presenza di una eventuale gengiva infiammata con conseguente sanguinamento.
Il fatto che sul mio pene non abbia trovato sangue basta per dire che le eventuali ed ipotetiche tracce di sangue non siano sufficienti per un contagio?

Ultimo chiarimento, se sul mio pene ci fosse stata una piccola abrasione nella parte inferiore nel glande (cosa di cui mi sono accorto solo lavandomi) potrebbe aver cambiato qualcosa nella dinamica?

Ho fatto pochi mesi fa un test, se non necessario vorrei evitarlo (ma unicamente se il rischio non sussiste)

Grazie mille, nuovamente.
Leonardo

[Tex83]

Ciao, c'è una discussione in testa al forum sull'argomento: viewtopic.php?t=40990
Il sesso orale passivo non comporta rischi per HIV perché non ci sono evidenze di infezioni trasmesse con questa modalità, tuttavia, rimanendo un rischio biologico, tutte le persone sessualmente attive devono fare periodicamente il test (almeno 1-2 volte all'anno) anche in assenza di comportamenti a rischio specifico/comprovato.

[inve]

Buongiorno Tex e grazie per la risposta..
La discussione in testa a questa sezione del forum l’avevo letta ed infatti mi ha parzialmente tranquillizzato..
I motivi per i quali ho deciso di scrivere comunque concernono i dubbi semantici legati alla descrizione dell’atto.. Sono conscio che non esiste un atto rischioso di per sé ma dipende da come quell’atto è stato eseguito; riguardo al sesso orale passivo:
- Avrei dovuto aver il glande sporco di sangue affinché potesse configurarsi un rischio?
- Il sanguinamento gengivale “comune” (per intenderci quello che può capitare durante l’igiene orale quotidiana) non configurano rischi?
- Non avendo io rilevato tracce ematiche sul mio pene posso dedurre che non ho corso rischi e non necessito test per questo evento?

Tengo a precisare che i normali controlli periodici li eseguo, l’ultimo circa 2 mesi fa..

Grazie mille ancora

[Tex83]

Come scritto nel topic in evidenza, non è possibile "valutare" la quantità di sangue o la qualità di eventuali sanguinamenti occulti in bocca.
L'indicazione del test è PERIODICA, come già detto.
Non ho veramente altro da aggiungere sui rapporti passivi, perché ogni parola detta in più ho riscontrato che è fonte di mal interpretazione o ulteriori dubbi.
Le FAQ sia nostre sia dell'ISS sono estremamente chiare.

[inve]

Buongiorno Tex, buongiorno Dottoressa Balotta
Scusatemi se torno sull’argomento ma avrei alcune domande da porvi. So essere off topic e se preferireste non rispondermi lo capisco (magari in privato?)..

Ho capito che per HIV il rischio non sussiste dal momento che non ho rilevato sangue, quindi ok. I miei dubbi sono sorti proprio escludendo l’infezione che era l’unica nella mia testa.
In questi giorni ho letto tantissimo (infatti lavorativamente parlando è stato uno schifo) e mi sono confuso ancora di più la testa, per questo vorrei una vostra delucidazione.
Le mie paure non sono legate tanto alla patologia, quanto più al fatto che ho una moglie e non voglio rischiare né di farle male né di perderla, non se lo merita (come non si merita uno come me accanto.. So che non giudicate ma ci tenevo a farvi sapere che mi sento una persona orribile)..

Non mi è assolutamente chiaro quali siano i vari tempi per i test, ho ben presente che dite sempre che in assenza di sintomi non sono consigliati ma non posso aspettare di avere sintomi eventuali per proteggere chi mi ama.

1) Sifilide, la paura più grande. Leggo che nel corso del tempo avete dato diverse tempistiche che variano dai 35 ai 42 giorni e negli ultimi anni 50. La Dottoressa stessa ogni tanto dice 5 settimane ed ogni tanto 50 giorni e questo mi confonde.. Quando posso fare un VDRL+TPHA (o altro se me lo consigliate) con la certezza del risultato?

2)Gonorrea e clamidia: pensavo di fare una urinocoltura al 30esimo giorno per la loro ricerca; può essere sufficiente?

3)Attualmente sono al 20 esimo giorno dal contatto e non h avuto bruciori né generali né urinando, perdite di alcun tipo, dolori, macchie varie o formazioni di alcun tipo sui miei genitali; posso escludere già qualcosa (gonorrea, clamidia, herpes) e/o allentare un po’ l’ansia su altro?

Ci tengo a precisare che sono stato in un centro MST dove mi è stato detto di fare un test per sifilide a 20 giorni e basta. Perplesso da ciò sono andato da un dermatologo (conoscente) che mi ha detto di stare tranquillo e dimenticarmi di tutto perché “non è con un pompino di 20 secondi che ci si infetta”.. Potrebbero essere cose tranquillizzanti ma per me non è stato così..
Non voglio che 20 secondi di stupidità possano rovinare la mia vita ma soprattutto quella di chi mi ama (non per le patologie ma per le conseguenze)

[Tex83]

Come già detto, l'argomento non è argomento del forum.
Ne approfitto per dire che in un futuro lo sarà avendo in progetto un allargamento dei temi e nuove modalità di interazione.
Solo come informazione generale, è giusto affermare che è del tutto improprio dire che contrarre una IST significa "rovinare la vita".
Le IST si trattano, tutte.
Confermo che 45 giorni per sifilide sono sufficienti se NON sono presenti sintomi. La diagnosi di sifilide non si fa con i test, ma in primo luogo in maniera clinica e solo dopo con le indagini di laboratorio.
Non ritengo utile continuare a tormentarsi su un episodio che ha scarsa rilevanza e soprattutto continuare a leggere siti o informazioni dove non si hanno le piene capacità di comprenderle e/o contestualizzarle, nonché di verificarne le fonti ed i motivi per cui sono state raccolte.

[inve]

Ti ringrazio Tex per la solita rapidità e completezza nella risposta.
So bene che le IST si curano, infatti la mia affermazione sul “rovinare la vita” è relativa non alla eventuale malattia (che non mi preoccupa) ma sulle conseguenze che questa potrebbe avere sul mio matrimonio, portandolo inevitabilmente alla fine (ma questo è un altro problema)..

Sono ben felice che in futuro amplierete il vostro servizio già di qualità.
Da come definisci il mio episodio, cioè di “scarsa rilevanza” deduco che non mi consigli di fare alcunché.
Posso solo chiederti cosa pensi dell’urinocoltuta a 20/30 giorni? Un laboratorio da me lo propone come pacchetto di screening per clamidia e gonorrea (e altro)..

Grazie, come sempre

[Tex83]

Esatto, in assenza di sintomi non c'è l'indicazione stringente ad esami.
Resta il fatto che se "convivi" con questo senso di colpa fare lo screening può essere utile a toglierti ogni dubbio.

[inve]

Buongiorno Tex e buongiorno Dr.ssa (si, questa volta mi farebbe davvero piacere ricevere anche una sua risposta).

Torno a scrivere dopo interminabili settimane in cui, nonostante voi non ve ne siate accorti, mi avete tenuto compagnia.
Torno a scrivere anche per avere una vostra (spero) ultima risposta e potermi gettare alle spalle tutta questa situazione che mi ha provato dal punto di vista psicologico non poco e che ha messo ancora più in crisi la relazione che vorrei salvare.

In questo mese e mezzo non ho avuto segni o sintomi particolari. Le uniche cose che devo segnalare sono due episodi di “balanite”, definiti come episodi da stress dal dermatologo che le ha viste. Sono effettivamente passate entrambe spontaneamente nel giro di 1/2 giorni, semplicemente controllando meno frequentemente i miei genitali e lavandoli senza detergenti aggressivi. Per il resto non ho avuto bruciori, perdite, ulcere, dolori o difficoltà nella minzione, vescicole ecc.

Ho fatto qualche esame di screening, tutti privatamente per comodità mia ma comunque sono andato anche nel centro MTS della mia città per discuterne con la dottoressa.
Ho eseguito al giorno 20 e 40 lo screening con analisi qualitativa del DNA su urine con metodica PCR real time su:
- Chlamydia
- Gonorrea
- Mycoplasma genitalium
- Trichomonas vaginalis
Tutto fortunatamente negativo.

Ho eseguito al 45esimo giorno i test sierologici per:
- HIV ab/ag
- HSV 1-2 IgM
- Treponema Ig totali
- Treponema IgG
- Treponema IgM
- TPHA
- VDRL
Tutto fortunatamente negativo anche qui.

Non ho fatto HBV perché sono vaccinato (l’anno scorso il mio titolo anticorpale era >21 quindi penso di essere ancora protetto), HAV ed HCV perché mi è parso di intuire che non erano contemplate nel “rischio” del mio episodio (ad onore di cronaca comunque segnalo che in questo mese e mezzo ho eseguito esami per altri motivi, tra cui anche le sopracitate epatiti ed era tutto nella norma, anche se comunque dentro un eventuale periodo finestra rispetto a questa situazione).

Aggiungo inoltre che al 32esimo giorno dal contatto sono stato in una sede LILA dove ho eseguito un test combinato HIV e sifilide, definitivo a detta loro. Stessa cosa per test rapidi HIV 4gen e sifilide eseguiti ieri (giorno 47) presso un’associazione in Svizzera, con periodo finestra dichiarato di 6 settimane.

La dottoressa del centro MTS, con la quale ho avuto una visita il 42esimo giorno ha detto che nel caso gli esami che avrei fatto da lì a 3 giorni fossero stati negativi non avrei dovuto ripresentarmi e semplicemente “dimenticare tutto”. Alla visita ha rilevato solo dei linfonodi inguinali leggermente gonfi ma non ci ha dato peso perché comunque piccoli e poco significativi.

Il giorno 45 sono andato in visita dal dermatologo che visitandomi ha trovato le stazioni linfonodali normali e sul glande delle ghiandole sebacee irritate per stress (fisico e psicologico). In realtà queste ultime ho dovuto fargliele vedere tramite foto perché erano comparse la sera prima e poi scomparse nel corso della notte. Il medico ha ribadito più volte che devo mettere un punto a questa storia ed andare avanti, senza fare ulteriori test (oltre a quelli del 45esimo giorno, dei quali non avevo ancora i risultati durante la visita).

Vorrei, dunque, anche la vostra opinione. Alla luce di tutto quello che ho raccontato posso definitivamente chiudere il capitolo e voltare pagine o devo fare altro?
Posso tornare ad una vita di coppia normale con mia moglie e riprendere i rapporti (non protetti) con lei?

Vi ringrazio davvero molto per quello che fate e perdonate la prolissità, ma oggi andava così.

[Tex83]

Ciao, ti sei esposto a test in maniera sproporzionata e abnorme rispetto all'accaduto.
Ho sempre pensato che questo aspetto sia deleterio per molti motivi che non sto ad elencare.
Basta test!

[inve]

Ciao Tex! Ti ringrazio per la risposta, come sempre.

So di aver ecceduto con l’esecuzione dei test ed ero ben consapevole del fatto fosse un approccio sbagliato e che non avrebbe placato le mie preoccupazioni (e sensi di colpa, soprattutto).
Ho agito così pensando di essere più protettivo verso chi mi ama, ma so che non funziona così ed un test solo alla fine del periodo finestra è sufficiente. Il problema sono le ansie, le paure ed i sensi di colpa. Ho già provveduto a riprendere in mano un percorso di aiuto con una persona alla quale mi ero affidato anni fa per superare un grave lutto, perché mi sono sentito piccolo e debole come allora.

Detto questo, che non c’entra nulla con il forum, sono felice di potermi fermare con le analisi e provare a ricostruire la mia vita personale e di coppia, in sicurezza.
In queste settimane ho letto e studiato tanto e, se possibile e senza disturbare, mi piacerebbe darvi una mano con qualche risposta sul forum (ove ne abbia le capacità e le competenze naturalmente). Per me sarebbe un modo per non dimenticarmi di questa cosa e provare a fare qualcosa di utile per chi, come il sottoscritto, non è capace di gestire queste situazioni.
Ma, se ti va, possiamo affrontare il discorso in privato.

Grazie mille ancora, per tutto.

[Tex83]

Ciao, se vuoi contattarmi in privato scrivimi su whatsapp al numero 05411792697
Ogni contributo è ben accetto, l'unica cortesia che chiedo e di non rispondere PER PRIMO alle domande, grazie davvero.

[inve]

Buongiorno Tex,
Scusami se non ti ho ancora contattato, lo farò sicuramente nei prossimi giorni. Non l’ho ancora fatto perché in questi giorni mi è venuta ancora un attimo di ansia, seppur decisamente meno rispetto alle settimane passate.

Giusto per chiarezza, la tua frase finale “Basta test!” è stata scritta perché i test da me eseguiti si possono considerare completi e definitivi (per tipologia e tempistiche) e posso lasciarmi tutto alle spalle?
Sto facendo tutto questo per tornare alla vita con mia moglie. La dottoressa eventualmente può confermare?
Grazie ed a presto