STIMOLANTE CELLULARE E CURA DELL'HIV... forse.

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blu88
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STIMOLANTE CELLULARE E CURA DELL'HIV... forse.

Messaggio da blu88 »

Ho appena trovato questa notizia

http://www.catie.ca/catienews.nsf/00a48 ... enDocument

E' un'articolo in inglese e la traduzione in italiano la riporto facendo copia incolla da un'altro sito


Stimolante cellulare come nuova cura-da prendere con prudenza-

Sean Hosein
Catie news: December 15,2008

Dall'inizio della pandemia dell'AIDS, gli scienziati hanno testato un'ampia varieta' di composti nella speranza di eradicare o curare l'infezione da Hiv. Purtroppo nessuno ha funzionato . l'ultimo composto a guadagnare un qualche potenziale ruolo nell'aiutare il sistema immune e' la proteina che lega la vitamina D (vitamin D binding protein- DBP-).

Nelle ultime quattro decadi DBP ha subito diversi cambiamenti di nome man mano che i ricercatori scoprivano nuovi ruoli per essa. Quando venne scoperta, DBP era chiamata Gc perche' faceva parte di un gruppo piu' grande, o complesso di proteine. Piu' tardi i ricercatori hanno scoperto che poteva aiutare a mobilizzare la vitamina D per tutto il corpo e fu chiamata DBP. Piu' recentemente scienziati giapponesi hanno condotto esperimenti che suggeriscono che DBP , quando leggemente modificata da enzimi, puo' avere effetti stimolanti, su un gruppo di cellule immuni chiamate macrofagi. Dal momento che DBP ha effetti stimolanti sui macrofagi , qualche volta viene chiamata fattore attivante i macrofagi (MAF)

Qualcosa in piu' riguardo queste cellule

I macrofagi sono una parte importante del sistema immune ed hanno diverse funzioni che includono le seguenti:

- avvertono il sistema immune sull'invasione di microbi
- amplificano la risposta del sistema immune all'infezione
- attaccano le cellule infettate dai virus ed i tumori

Prodotte da...

Benche' il fegato sembra produrre la maggior parte del BDP del corpo, molti altri tessuti producono pure questa proteina, e il BDP e' stata trovata
nel
- sangue
- latte materno
- fluido spinale
- fluido seminale

DBP e' anche stato trovato sulla superficie di molte cellule del sistema immune come pure nello sperma e cellule muscolari.

Che cosa fa?

Il ruolo completo del DBP nel corpo non e' ancora chiaro ma sembra che faccia di piu' che aiutare a trasportare la vitamina D.

Forse l'aspetto piu' interessante delle proprieta' del DBP e' il suo effetto sul sistema immune, dove sembra che regoli la risposta all'infezione. Qui c'e´una teoria di come lavorerebbe il DBP, basata sui risultati di esperimenti su animali<.

Quando si verifica una infezione, la seguente infiammazione attrae le cellule B e T. Queste cellule rilasciano enzimi che convertono il DBP in un fattore di attivazione dei macrofagi (MAF). Questo composto aiuta i macrofagi a combattere le infezioni. Allora quasi magicamente, dopo che l'infezione e' stata portata sotto controllo, si suppone che il MAF aiuti a spegnere una risposta immunitaria non piu' necessaria. Come questo composto possa cambiare da immuno stimolatore a immuno soppressore non e' stato ancora chiaramente spiegato da coloro che propongono una terapia basata sul MAF.

Bisogna tenere a mente che questa e' tutta teoria non ancora ben capita forse dagli stessi proponenti. Basata su risultati di esperimenti su cellule animali in laboratorio, i ricercatori giapponesi hanno deciso di studiare il potenziale ruolo del MAF nel HIV/AIDS.
Secondo le loro scoperte, un enzima cui essi hanno dato il nome di nagalase (nome corretto alfa-N-acetylgalactosaminidase) scoperto nel sangue delle persone S+ sembra inattivare il MAF. Apperentemente il nagalase viene rilasciato dalle cellule infette dall'Hiv e sembra che si trovi nello stesso HIV.

MAF

L'equipe di ricerca ha suppostamente trovato un modo di convertire il DBP in MAF in laboratorio.
L'equipe sostiene che in studi pilota su persone Hiv- con cancro cui e' stato iniettato MAF nel muscolo una volta alla settimana per diversi mesi, il cancro e' risultato apparentemente curato.

Dal momento che la disfunzione dei macrofagi e' un effetto dell¿'infezione da HIV, i ricercatori si aspettano che il MAF riparera' questo problema e curera' l'infezione da Hiv.
Il loro lavoro, che noi ora presentiamo, sara' pubblicato a gennaio 2009 sul Journal of Medical Virology

Dettagli dello studio

L'equipe ha reclutato 15 sieropositivi che non avevano sintomi da AIDS e che non avevano anemia. Hanno iniettato i partecipanti con 100 nanogrammi di MAF una volta la settimana per via intramuscolare per un periodo tra le sei e le 18 settimane.

Risultati

L'equipe ha presentato alcuni dettagli di soli cinque partecipanti. In queste cinque persone, la carica virale e' scesa a cosiddetti livelli non rilevabili nel corso delle prime sei settimane dello studio. Bisogna tenere a mente che il metodo per misurare la carica virale , utilizzato aveva come limite inferiore la quantita' di 400 copie/Ml. Strumenti piu' sensibili con un limite inferiore tra le 75 e 40 copie/ml vengono normalmente usati in Paesi ricchi come il Giappone. Questo fatto che l'equipe di ricerca del MAF abbia usato uno strumentario piu' antico e' inusuale e suggerisce che questo studio pilota sia stato fatto molti anni fa quando strumenti piu' sensibili non erano ancora disponibili. Come risultato dell'usare lo strumento con una sensibilita' di 400 copie , e' possibile che il basso livello di replicazione virale non sia stato possibile rilevare.

Nei rimanenti 10 partecipanti , i risultati della ricerca di CD4+ suggerisce che i livelli di queste cellule generalmente raddoppia dopo terapia con MAF e i livelli di CD8+ precipitano.
I ricercatori sostengono che questi alti CD4+ sono stati mantenuti per sette anni dopo aver terminato la terapia con MAF. Non ci sono stati apparentemente effetti collaterali dopo terapia con MAF.

Prudenza e preoccupazioni

1. il sistema immune e' estremamente complesso. Nonostante circa 30 anni di ricerca dall'apparizione dell'AIDS, i ricercatori non hanno completamente capito con precisione come l'HIV distrugge il sistema immune. A causa della sua complessita' , e' a volte difficile spiegare il lavoro del sistema immune. Storicamente, di volta in volta, sono state avanzate teorie seduttivamente semplicistiche circa il modo in cui l'Hiv causa la malattia o alternative cause di AIDS. Tuttavia la ricerca su queste semplici teorie ha sempre provato la loro infondatezza.
Questo probabilmente sara' il caso dei risultati dell'equipe giapponese.

2.E' contro queste semplicistiche teorie che noi stimoliamo i nostri lettori a trattare questa ultima idea sulla disfunzione relativa all'Hiv con estrema cautela. Questo avvertimento viene dato con impeto a causa del fatto che la stessa equipe sostiene di aver curato diversi tipi di cancro in soggetti S- con la stessa terapia usata per l'Hiv. Mentre l'AIDS ed il cancro sono entrambi il risultato di una disfunzione del sistema immunologico, essi hanno differenti cause, cosicche' una terpia per cancro non puo' probabilmente aiutare gente con Hiv.

3. L'equipe di ricerca del MAF non ha usato le sosfisticate tecniche che sono diventate il golden standard quando si fanno esperimenti per eradicare l'Hiv. Come risultato , non possiamo confidare nelle loro dichiarazioni che hanno eliminato l'Hiv. Le dichiarazioni dell'equipe di curare l'Hiv ed il cancro sono piuttosto premature e richiedono una conferma da parte di ricercatori indipendenti.

4. Disgraziatamente, l'equipe del MAF e' stato il solo gruppo di ricercatori a ottenerei risultati che loro affermano aver ottenuto. Essi ora hanno il dovere di lavorare con scienziati del campo dell'eradicazione dell'Hiv che possanoconfermare la loro teoria, prima in esperimenti di laboratorio con cellule, forse piu' tardi con scimmie infette da SIV.

5. E' profondamente deludente che dopo tre decadi la pandemia di Hiv
continui a diffondersi attraverso comunita' e regioni per tutto il mondo. E non c'e´in vista nessun vaccino o cura. Date le circostanze, e' possibile che un aumento delle dichiarazioni di cura possa crescere di volta in volta. In tali casi , perticolarmente quando ci sono dichiarazioni di ricercatori che non sono coinvolti nel campo dell'Hiv/AIDS , c'e´bisogno che i nostri lettori trattino queste dichiarazioni conun salutare grado di scetticismo.

Sean Hossein


Ora indico i punti salienti:


Nel gennaio 2009 sul Journal of Medical Virology, verrà pubblicato uno studio di una equipe medica giapponese che ha dichiarato - io ho capito più o meno così - di aver eradicato, cioè curato il paziente, il virus HIV.

Come è possibile che ancora prima di pubblicare la notizia sulla famosa rivista, qualcuno si prodighi subito ad insinuare ( giustamente o no... non interessa ) che forse è tutta una balla, che forse non avevano fatto la analisi sensibili, che gli unici laboratori che possono dimostrare l'eradicazione evvenuta sono nella lista- xyz- di non si sa bene quale organizzazione.... ecc ecc. come ha ben indicato Sean R. Hosein nei commenti finali dell'articolo.

Stiamo parlando di una equipe giapponese, non di uno studio fatto nel paese bingo-bongo, e magari questi laboratori -xyz- gli unici che possono formuale un giudizio finale ( non sono i laboratori usati dall'equipe giapponese ) usano proprio strumentazioni MADE IN GIAPPONE. Certamente le balle le possono raccontare tutti, ma a che serve pubblicarle in una famosa rivista ? Non hanno le riviste i loro esperti ? Mistero editoriale tanto per aumentare le vendite senza badare al caos che si può generare e sputtanare, in caso di balla spaziale, vita natural durante la famosa rivista, che verrà per sempre indicata come la rivista delle "balle" ?

Dottor Monti, le cose sull'hiv diventano sempre più ingarbugliate.
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